Gennaio 2013
L’Istituto Comprensivo di Pantigliate è stato intitolato a Falcone e Borsellino
«… siam pronti alla morte, l’Italia chiamò, sì!». Con queste parole dell’inno d’Italia, intonate dagli alunni dell’Istituto Comprensivo Statale di Pantigliate, si è conclusa nella mattinata del 31 gennaio la cerimonia di intitolazione della scuola, che è stata dedicata a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Ed erano davvero pronti alla morte i due magistrati assassinati nelle stragi mafiose di Capaci e via d’Amelio, cui è stato deciso di dedicare l’edificio scolastico «in quanto personaggi che – dedicando la loro vita alla legalità e sacrificandosi in nome della giustizia, della libertà e del senso civico – incarnano gli ideali, i valori dell’Istituto e rappresentano i nostri obiettivi educativi».
Queste le parole di Lidia Rozzoni, sindaco di Pantigliate, che ha proseguito: «È un atto dal profondo significato simbolico: volevamo omaggiare il senso del dovere, l’impegno nei confronti dello Stato di questi due eroi e dare un segnale importante alla comunità. Non dimentichiamo che la scuola è uno degli ambienti principali nella formazione degli individui ed è doveroso fornire una maggiore consapevolezza dell’importanza della legge e della giustizia in un paese democratico come l’Italia».
Il Sindaco ha poi ripercorso, con l’ausilio degli archivi bibliotecari, la storia della scuola della città: l’edificio venne inaugurato nel giugno 1996 e inizialmente si trattava di scuole separate legate ai circoli didattici di Paullo e Mediglia. La questione del nome venne trascinata per anni, durante i quali furono avanzate alcune proposte – come quella di intitolarla a un personaggio del mondo sportivo – ma, per problemi burocratici, non se ne venne mai a capo.
Lo scorso anno scolastico, la preside reggente Rosa Maria Cosma – andata poi in pensione nel giugno 2012 – ha avuto l’idea di intitolarla a Falcone e Borsellino, data la ricorrenza del 20° anniversario delle stragi in cui trovarono la morte i due magistrati, e si è mobilitata per porre finalmente fine a un’annosa questione.
Presente alla cerimonia, la Cosma ha dichiarato: «Ho pensato che fosse importante dare un nome a una scuola, senza il quale mi sembrava “orfana”. Forse un nome o un logo sembrano piccolezze ai più, ma trovo che contribuiscano significativamente a creare un senso di appartenenza negli alunni e nelle loro famiglie».
All’evento erano presenti gruppi di bambini in rappresentanza dei tre cicli didattici racchiusi nell’Istituto (infanzia, primaria e secondaria di 1° grado), che hanno letto testi in ricordo di Falcone e Borsellino, e l’attuale preside Felice Menna, reggente a Pantigliate e dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo “Daniela Mauro” di Pessano con Bornago: «Due esempi inarrivabili di rettitudine – ha dichiarato –; un nome che invita alla riflessione culturale dei giovani, di cui la mafia ha più paura che della giustizia».
Dopo aver svelato la nuova targa della scuola, nascosta sotto un drappo rosso, è stata la volta della pietra posta nel giardino che recita la frase di Falcone “Gli uomini passano ma gli ideali restano”: la lapide è in memoria dei coraggiosi agenti di Polizia addetti alla scorta dei due magistrati. Per non dimenticare.